L’incontro tra giovani del mondo
Da novembre 2017 ad aprile 2018 Il Mutamento Zona Castalia ha realizzato un laboratorio teatrale settimanale con una presentazione finale intitolata SCROLL UP. L’attività era inserita nel programma di YEPP Porta Palazzo, un’iniziativa dell’Associazione Arteria, diretta ai giovani, italiani e stranieri, abitanti nella zona di Porta Palazzo a Torino.
Successivamente, con il Progetto OMPHALOS: Teatro Centro delle Culture, Il Mutamento Zona Castalia ha vinto il Bando MigrArti (terza edizione) emanato dal MiBACT. Il progetto propone un percorso interculturale composto da un laboratorio e due spettacoli. Vi prendono parte giovani migranti di seconda generazione, appositamente selezionati per i loro talenti ed esperienze personali legate a paesi di origine: Albania, Bosnia, Marocco, Tunisia, Egitto, Mali, Senegal e Nigeria. A loro si affiancano alcuni dei giovani che hanno partecipato a SCROLL UP e l’attore professionista Gabriele Zunino.
Laboratorio UN SOGNO POSSIBILE
Spettacolo YOUNG & PLURAL APP
Produzione
Il Mutamento Zona Castalia
Progetto di
Eliana Cantone
Giordano V. Amato
In collaborazione con
CISV, Associazione Arteria, Associazione Emergency Ong Onlus
Associazione Italo – Araba Dar Al Hikma
Con
Gabriele Zunino, Ahmed, Alou, Andrea, Amina, Arianna, Fabrizio, Francesco,
Hicham, Ibrahim, Ivie, Jazmin, Karima, Ossama, Rania, Serena, Simona
Musiche
Julia Kent
Coreografie
Antonella Usai
Light design
Erwin Steiner
Costumi
Roberta Vacchetta
Oggetti di scena
Luca Lusso
Video
Omar Bovenzi
Foto
Giovanni Barbato
Il progetto
In seguito alla fase di laboratorio, a giugno 2018, è stato proposto un primo esito pubblico dal titolo UN SOGNO POSSIBILE, a San Pietro in Vincoli e al Centro Culturale Italo Arabo “Dar Al Hikma”, Associazione partner del progetto. La fase conclusiva ha coinvolto i ragazzi in una creazione originale che ha lavorato con maggiore rigore per creare uno spettacolo dalla caratteristiche professionali: YOUNG & PLURAL APP.
Il percorso ha impiegato e valorizzato le capacità e le esperienze di tutti, anche le più disparate e lontane, armonizzandole mediante le tecniche teatrali, per dare vita a un’esperienza artistica dalle caratteristiche uniche. Ogni giovane artista partecipante è stato chiamato a mettere in campo il proprio bagaglio di “talenti”, dalle sonorità e musicalità provenienti dai luoghi di origine, alle tecniche pittoriche e manifatturiere, dalle street art all’hip pop, break dance, skating dance odierne.
Ogni esperienza artistica e umana non ha semplicemente convissuto con altre forme d’arte e dimensioni culturali, ma ha cercato la via per la creazione di un’opera poetica unica; quasi come nella costruzione di una mappa interculturale per la creazione di un’App delle diverse “esserità”, capacità ed esperienze umane. Al momento del “download”, del debutto, YOUNG & PLURAL APP ha reso fruibile al pubblico un’esperienza unica e totale nello stesso tempo.
Come abbiamo lavorato
I partecipanti sono stati coinvolti attraverso improvvisazioni e azioni teatrali, e i testi proposti da loro e dai conduttori sono diventati atto poetico, esperienza fisica e psicologica, capace di arricchire il bagaglio personale. È stato fondamentale l’utilizzo della musica, attraverso l’ascolto di sonorità provenienti da paesi europei ed extraeuropei, l’ascolto della propria sonorità attraverso il canto d’insieme, la body percussion, e la creazione di semplici composizioni musicali d’insieme.
La didattica teatrale e tutti gli esercizi propedeutici hanno rispettato le necessità dei partecipanti, indirizzandoli alla cooperazione, privilegiando la creazione del senso di comunità, il superamento della paura delle reciproche corporeità. Le improvvisazioni, infatti, danno sempre la possibilità di specchiarsi nell’altro e di comprendere i propri processi mentali. Arrivare alla parola attraverso il coinvolgimento corporeo che nasce dalla messa in scena, ha permesso ai partecipanti di riconoscersi come parte di un tutto, come membri di un gruppo più ampio. Una didattica basata anche sui processi mentali e cognitivi, in cui entrano in gioco concetti chiave come differenza, amicizia, solidarietà, integrazione, scambio e interazione, alla ricerca delle comunanze e delle corrispondenze per contenere i nostri etnocentrismi.