Srulek e il vecchio chassid
drammaturgia e regia
Giordano V. Amato
A partire dall’opera di divulgazione svolta dal grande scrittore Martin Buber, lo spettacolo usa lo strumento dell’ironia e del paradosso – che lo rendono particolarmente adatto ai giovani – per tracciare un itinerario tra le profondissime e umoristiche storie della tradizione chassidica.
Il Chassidismo è un movimento religioso nato alla fine del XVIII secolo, interno all’ebraismo dell’Est europeo, che ricerca un’esperienza mistica immediata attraverso il canto e la danza.
Durante il regime nazista anche i chassidim subirono lo sterminio.
Rievocare le loro parole, le loro storie la loro visione della vita e dell’esperienza religiosa (ed estatica), è ancora una volta un modo per sottrarre all’oblio un frammento, piccolo ma necessario, di un patrimonio sapienziale (e di una cultura), che ha subito la violenta recisione della propria radice a opera degli eserciti di conquista nazisti.
Lo spettacolo è semplice e immediato, fruibile da ragazzi e giovani senza “lezioni preliminari”. Una sorta di “soglia di accesso” alla quale possono seguire oppure no informazioni di carattere storico, sociologico e religioso sulle comunità ebraiche nei paesi dell’Est dell’Europa, dal settecento alla seconda guerra mondiale.
interpreti
Franco Acquaviva
Eliana Amato Cantone
falegnameria
Luca Lusso
oggetti di scena
Augusta Tibaldeschi
costumi
Roberta Vacchetta
light design
Federico Merula
foto di scena
Andrea Macchia
coproduzione
R.M. Storie di altri mondi
(Il Mutamento Zona Castalia)
R.M. Sul Lago d’Orta
(Teatro delle Selve)