L’Arcipelago delle Svalbard, a 1300 km di distanza dal Polo Nord, è il luogo dove la popolazione di orsi polari sorpassa quella umana, dove sementi da tutto il mondo sono conservate sotto il permafrost, dove convivono cittadini di oltre 43 nazionalità, dove non ci sono eserciti, dove nessuno nasce e dove nessuno può essere sepolto.
Con le modificazioni climatiche in atto, quale sarà il destino di questo ambiente e dei suoi abitanti?
SVALBARD 2.0. Una installazione agita, un’esplorazione artistica sociale, ecologica, umana, politica.
Nei primi mesi del 2018 un gruppo di artisti ha intrapreso un viaggio alle Isole Svalbard con l’obiettivo di realizzare un’opera collettiva in grado di coinvolgere vari ambiti artisti: la musica, il teatro, il cinema, il documentario, l’arte contemporanea.
I materiali prodotti hanno dato vita a SVALBARD, LA TERRA DOVE NESSUNO MUORE, presentato in prima mondiale il 22 settembre 2018 alla Mole Antonelliana di Torino, nell’ambito dell’ISAO Festival.
A due anni di distanza il Collettivo Svalbard propone una naturale evoluzione del progetto, in forma di installazione ambientale; ne attualizza i contenuti offrendo una nuova possibilità di fruizione. L’ambientazione indica un’opportunità di visione all’interno della quale il visitatore è in parte libero di costruire la propria, sia in ambito temporale che spaziale.
Una installazione agita
Collettivo SBALVARD
Drammaturgia e regia
Giordano V. Amato
Musicisti
Paul Beauchamp
Julia Kent
Fabrizio Modonese Palumbo
VideoMaker
Omar Bovenzi
Attrice
Eliana Cantone
Artista concettuale e performer
Gianni Colosimo